Giavera del Montello - Sezione Alpini Treviso

Vai ai contenuti

Giavera del Montello

La Sezione > Gruppi
GIAVERA DEL MONTELLO
Via Schiavonesca Vecchia, 13 - Giavera del Montello
Anno di fondazione: 1948
La storia è ricostruzione del passato attraverso l'analisi critica di documenti; in mancanza di essi, la storia è cronaca o racconto di accadimenti, da parte di testimonianze dirette, fatte da chi gli avvenimenti stessi li ha vissuti, o da chi, a sua volta, li ha sentiti raccontare, se i soggetti sono attendibili.
Da qui l'importanza estrema degli anziani, che sono esempi viventi di storia locale, quest'ultima ricostruibile, in mancanza di documenti, solo attraverso le dirette testimonianze ed i racconti.
Ripercorrere la storia dei Gruppo Comunale Alpini di Giavera del Montello non è stato facile, per mancanza di archivio e di documenti propri ( perlomeno fino a venti anni fa, periodo in cui la segreteria si è fatta più attenta, più minuziosa e più precisa, corredando con pezze giustificative e, soprattutto, con­servando tutti gli atti dei passaggi più significativi del Gruppo).
Un' importante e preziosa fonte di notizie è stato il Periodico " L'Alpino", le cui pubblicazioni, amorevolmente conservate e gentilmente messe a disposizione del Gruppo, sono state basilari per la ricostruzione della propria storia, attraverso la datazione di accadimenti altrimenti irrimediabilmente perduta, come irrime­diabilmente perduti sarebbero andati i nomi, le cariche rivestite ed i periodi di vigenza delle cariche stesse.
Si nota, tuttavia, che le notizie sono quasi sempre inerenti i pranzi sociali annuali, con in evidenza i luculliani banchetti e le generose bevute, come se gli Alpini non avessero fatto altro, mentre è proprio per il loro "altro" che essi si fanno ben volere ed esistono.
Scopo della nuova sede, di cui la presente pubblicazione vuole essere testimo­nianza ai posteri, sarà quello di diventare volano di civismo, per tutta la Comunità giaverese, assumendo la veste, di motore socio-culturale, per diffon­dere e trasmettere i principi propri degli Alpini: solidarietà, senso civico e rispet­to, in un mondo in cui questi principi cominciano ad essere tralasciati o dimenticati.
Un sentito ringraziamento va doverosamente a Quanti hanno collaborato con parole, opere e mezzi e che, con la loro operosità e la loro generosità, hanno con­sentito la realizzazione dell'opera.
Elencare tutti i benefattori sarebbe un lavoro lungo e si rischierebbe di dimenti­care qualcuno, urtandone la sensibilità, per cui il Gruppo esterna un Grazie a tutti quelli che si riconoscono in questo ringraziamento, ricordando che un dono, quando è anonimo, è tanto più gradito a chi lo riceve, quanto più è gra­tificante per chi lo fa.

Aggiornamento 2019

Torna ai contenuti