CAPIGRUPPO 2016: NON SOLO L’ADUNATA DEL PIAVE!

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Capigruppo16xsitoTutti presenti i Gruppi della Sezione alla riunione annuale dei Capigruppo a Saletto di Breda di Piave domenica 13 novembre 2016.

Infatti tutti volevano avere qualche informazione aggiuntiva dell’Adunata del Piave e non sono stati delusi, anche se i chiarimenti definitivi saranno disponibili solo fra qualche settimana. A questo proposito il gen. Genovese, invitato alla riunione, ha chiesto a tutti i presenti un grosso impegno per rendere “memorabile” questa 90^ Adunata

: “Con l’aiuto, anche piccolo, ma di tutti, sarà una grande Adunata” – ha continuato Genovese – “Abbiamo fatto in maniera che tutto sia previsto e fattibile, a parte l’impossibile: problemi ce ne saranno, come in tutte le cose, ma lavorando in armonia e unità troveremo le soluzioni, magari anche all’ultimo momento, per tutte le situazioni critiche che si presenteranno da qui al 14 maggio 2017. Se qualcosa non va bene dobbiamo ricordarci di trovare una soluzione col sorriso sulle labbra, il buonumore, la serenità, cioè il sistema degli alpini di fare le cose”.

Panno ha chiesto altresì unità d’intenti e volontà ferrea da parte degli alpini per realizzare una grande Adunata, anche se non mancheranno tensioni e arrabbiature: “L’Adunata non deve essere però una “vacca da mungere” a nostro uso e consumo: deve invece essere un’occasione irripetibile per dar lustro alla nostra Sezione e far vedere all’Italia intera che lavorando insieme con una certa intensità e capacità un risultato grandioso si può sempre ottenere”, ha concluso.

Il piatto forte della riunione è stata una carrellata di operazioni da svolgere, in diversi settori, spiegata dal vicario sezionale Bassetto (coadiuvato dal supporto video): un po’ quello che tutti stanno chiedendo da quando è stata assegnata l’Adunata a Treviso e consorelle. Tuttavia non ci sono ancora chiarimenti specifici sui ruoli da svolgere (quale Gruppo si occupa di fare una cosa ben chiara e definita). Ma fra poco tutti saranno chiamati a indicare specificamente chi sono i loro alpini-collaboratori (che nel frattempo devono dare la loto disponibilità) e le varie caselle verranno riempite.

Per le aree TAPPA (7 entrate nelle strade principali verso Treviso) il responsabile è Dario Dal Borgo; per la sezione CARTELLONISTICA (manifesti e depliants da realizzare) bisogna trovare un responsabile; per i TRASPORTI (ferrovie, autobus ecc.) il responsabile sarà il vicepresidente Marco Piovesan; per la VIABILITÀ invece manca il referente; per la scorta dei REDUCI (organizzazione della loro presenza in cerimonie e sfilata) ci penserà il responsabile del Coordinamento Giovani Matteo Milan; per il settore PARCHEGGI (auto, bus, camper ecc. ) se ne occuperà il consigliere Ivano Tesser; per l’ACCESSO ALLA CITTÀ (controllo ambulanti e trabiccoli) se ne prenderà cura sempre Milan; per l’accesso al CENTRO STORICO e allo STADIO “TENNI” (dove ci saranno i parà) il settore verrà coperto da Silvano Bottega; del settore collegamenti RADIO se ne occuperà il coordinatore di P. C. Bruno Crosato; per la gestione delle aree di ACCOGLIENZA c’è il vicepresidente nazionale emerito Ivano Gentili; la gestione delle aree di ATTENDAMENTO, CAMPER e PALESTRE (oltre che il collegamento con la ditta di servizi nazionale A2A) verrà presa in consegna dal vicario Daniele Bassetto; per il controllo dell’ALLOGGIO del SON (al Turazza - S. Nicolò) se ne occuperà il consigliere Nino Forner, mentre per quelli della Protezione Civile (ex provveditorato agli studi in via Sartorio) e il CDN e IFMS (luogo da definire) non sono ancora stati individuati i referenti; la gestione degli ALBERGHI è stata affidata al vicepresidente nazionale Crugnola (membro del COA) e quella del VILLAGGIO ADUNATA al sig. Dotta (ditta Fly – Milano); CORI, BANDE e FANFARE saranno gestiti dai consiglieri Bellò, Martignago e Cagnato; gli EVENTI legati all’Adunata (mostre, manifestazioni varie) saranno gestiti dal Centro Studi con a capo Antonio Zanatta; l’ANNULLO POSTALE verrà gestito da Antonio Cittolin, l’organizzazione delle CERIMONIE RELIGIOSE dallo stesso gen. Genovese, mentre mancano ancora i nominativi dei referenti della CITTADELLA MILITARE e dell’IMBANDIERAMENTO di tutta la provincia; del SERVIZIO SANITARIO se ne occuperà il SUEM 118 (ASL 9); per l’ORDINE PUBBLICO e la SORVEGLIANZA manca un responsabile, mentre la P. C. sezionale si occuperà del posizionamento delle TRANSENNE e delle STRUTTURE FISSE della sfilata (appalto vinto dalla ditta Sartoretto di Dosson); per le PULIZIE quotidiane della città se ne occuperà la Contarina (serve il referente sezionale); per i SERVIZI IGIENICI in città l’appalto è stato dato alla ditta Toi Toi che si interfaccerà direttamente col consigliere Italo Scapinello; non c’è ancora un referente per il CATERING delle Autorità in tribuna durante la domenica, mentre per i PASTI al SON e al CDN saranno preparati e serviti dalla P. C. sezionale coadiuvata da quella di Belluno; la gestione dei PUNTI DI RISTORO in città è stata affidata al consigliere Aldo Crema; la vendita dei GADGETS per l’Adunata al tesoriere Marco Simeon; del MAGAZZINO (materiali vari come striscioni, bandiere ecc.) se ne occuperà il consigliere Andrea Scandiuzzi; dell’UFFICIO LEGALE sarà responsabile il vicepresidente della Provincia De Checchi; per la GESTIONE FINANZIARIA dell’Adunata è stato nominato il commercialista Biasuzzi; per i collegamenti con la STAMPA e i MASS-MEDIA è già operativo l’ufficio stampa gestito dalla giornalista Laura Simeoni: l’ASCOM trevigiana invece si sta occupando della PUBBLICITÀ nelle vetrine dei negozi e nei locali cittadini, mentre del nuovo SITO INTERNET e della stampa e progettazione grafica e informatica (il nuovo sito verrà inaugurato nei prossimi giorni) l’appalto è stato dato alla ditta Cricket.

La parola è poi stata data a Ivano Gentili, responsabile della logistica di attendamenti e aree attrezzate, che ha dato alcune utili informazioni ai Capigruppo.

Importante adesso è capire quali Gruppi saranno interessati, con i loro alpini già identificati, a lavorare in questa o quell’area di attività: si può dare la disponibilità per gli attendamenti, i posti-tappa, l’imbandieramento ecc., anche in qualche attività distante dal proprio paese, perché ognuno deve verificare quali sono i settori più indicati da far gestire ai propri soci. Alcuni capigruppo, come Miglioranza di Quinto di Tv, hanno infatti chiesto quale sia l’attività che dovranno svolgere: ma prima i Gruppi devono essere certi degli uomini disponibili e poi dare la loro adesione al COA (tramite Bassetto) e verranno chiamati anche personalmente a fare una chiacchierata, spiegandogli compiti, aree e orari precisi.

Torresan di Preganziol ha chiesto se sia possibile farsi dare una mano da un’Associazione amica del suo Comune: non pare sia una buona idea, ha evidenziato Panno, perché le coperture assicurative dell’Adunata (cioè degli alpini) sono valide solo per i soci e non per i collaboratori esterni.

Ma la riunione è stata anche qualcos’altro rispetto alla “questione Adunata”. Facciamo allora un passo indietro: la giornata era iniziata come di consuetudine con la consegna delle cartelline con le varie info ai Gruppi, la richiesta delle medaglie dell’Adunata del Piave e la vendita dei nuovi calendari sezionali 2017. Alzabandiera inquadrati nel parco esterno alla scuola elementare di Saletto, poi nella palestra, dopo il saluto alla Bandiera e il ricordo dei nostri Caduti e “andati avanti”, hanno preso la parola il Sindaco di Breda di P. per il suo saluto ai presenti e, come già detto, il gen. Genovese. Ha chiuso i saluti il “padrone di casa”, il capogruppo di Breda di P. Antonio Marangon.

Poi la parola è passata al presidente Panno, che ha scaldato subito la platea chiarendo che la passione e l’entusiasmo sono fondamentali per poter continuare nella nostra opera tra gli alpini. Egli ha dovuto però constatare che non tutto va bene nella nostra Sezione: ha dovuto intervenire più volte per sistemare dei dissidi tra alpini e tra alpini e Amministratori comunali. Panno ha evidenziato che certe dispute, spesso per futili motivi, vanno comunque gestite per tempo, perché non si risolvono da sole ma vanno affrontate prima che semplici mal intendimenti diventino problematiche più radicate e quindi difficili da risolvere. I problemi tra Capigruppo e i loro alpini devono essere risolti all’inizio, non si deve aspettare troppo. Inoltre ha ricordato che la politica va lasciata fuori dall’ANA.

D’ora in poi, per motivi di velocizzazione delle comunicazioni ma anche di costi, tutte le informazioni ai Gruppi saranno inviate via e-mail alle caselle di posta elettronica in possesso di tutti i Gruppi. Quelli che non li hanno attivati o non li usano per vari motivi devono farlo. Chi comunque avesse difficoltà potrà farsi aiutare dal Consigliere di riferimento.

La forza sezionale è soddisfacente: nonostante il solito ampio numero di decessi, molti Capigruppo hanno lavorato con attenzione e sono riusciti a inserire “aggregati”, tanto che abbiamo una diminuzione di soli 13 soci nel 2016. Si ricorda che la sede nazionale ha dato avvio alla revisione del tesseramento con l’introduzione del nuovo sistema GISA: ciò comporta che i rinnovi dovranno essere effettuati tassativamente entro il 28 febbraio del prossimo anno, pena l’impossibilità di registrare i vecchi soci, che non potranno iscriversi fino all’anno successivo; per i nuovi iscritti invece non ci saranno impedimenti o tempi particolari: potranno essere iscritti a partire dal 1° aprile.

Molti Gruppi devono ancora dotarsi del proprio Regolamento: sono invitati a farlo al più presto, perché la normazione va comunque effettuata. Se dovessero succedere incidenti il Capogruppo sarebbe responsabile in ogni caso, sia che il Gruppo abbia il regolamento che non ce l’abbia. Meglio adempiere anche a questa incombenza e sistemare la questione prima che intervenga la sede nazionale con azioni anche molto pesanti nei confronti dei Gruppi e della Sezione. Baggio è intervenuto per chiedere cosa succede se il Gruppo non si dota del Regolamento: Panno ha risposto che si opererà in tal caso con la regola del silenzio-assenso, cioè varrà in quel caso il regolamento sezionale e sopra quello nazionale, con l’ammissione di colpa eventualmente in caso di errori del Gruppo. Conviene comunque che il Capogruppo si tuteli anche a livello privato, essendo penalmente responsabile in caso di gravi reati che coinvolgano i soci sotto la sua egida.

Il Presidente ha ricordato che le varie manifestazioni e cerimonie dei Gruppi, non organizzate però da loro direttamente o dalla Sezione, ma dai Comuni, da altri Enti o dalle parrocchie, non possono fregiarsi dei loghi alpini (registrati e depositati: bisogna anche fare attenzione a come si utilizzano). Ha chiesto anche di essere fieri e orgogliosi delle attività svolte e quindi di portarle a conoscenza, sul giornale e sul sito sezionale, degli altri Gruppi e all’esterno, senza custodirli in casa propria quasi fossero dei segreti. Inoltre si chiede a tutti di controllare il calendario sezionale e di non accavallare certi appuntamenti importanti con scadenze sezionali, di altri Gruppi o addirittura nazionali.

Oltre a questo ha chiesto di non chiamare i Consiglieri sezionali a tutte le manifestazioni organizzate ma solo a quelle importanti, di controllare l’abbigliamento e il comportamento degli Alfieri (a gennaio verrà tenuto un corso formale proprio dal gen. Genovese a Conegliano per insegnare a tutti coloro che vorranno come deve comportarsi l’alfiere di Gruppo o sezionale: si chiede di iscrivere alcuni alpini per ogni Gruppo).

Il Presidente ha chiesto ai Capigruppo anche di valutare se vogliono che i Consiglieri in scadenza nel 2017 possano rimanere in carica un anno in più per concludere il lavoro di preparazione all’Adunata (la richiesta era stata espressa al Consiglio di fine ottobre): in linea di massima, salvo qualche rimostranza (Redigolo di Ponte di P.: anche i Consiglieri scaduti l’anno scorso avrebbero allora dovuto rimanere in carica come questi) la maggior parte dei Capigruppo ha avallato la decisione già presa dal Consiglio.

Alcuni nominativi sono stati chiesti ai presenti per indicare delle persone che possano entrare a far parte del SON (Servizio d’Ordine Nazionale): non solo per l’Adunata del Piave ma anche negli impegni dei prossimi anni.

La Sezione ha inviato a tutti i Sindaci della Provincia delle lettere con la richiesta di un contributo per l’Adunata. Molti hanno risposto positivamente (altri no: i bilanci piangono un po’ ovunque…): però alcuni di questi hanno detto di voler consegnare ai Capigruppo locali questi fondi. Panno si è raccomandato che poi essi vengano consegnati al COA passando dai canali sezionali.

Il Presidente ha chiesto di fare molta attenzione a raccogliere soldi in solidarietà nei confronti di varie realtà locali o non: per esempio a favore dei terremotati. Sarebbe meglio passare attraverso la Sezione o far riferimento ai conti correnti messi a disposizione dalla sede di Milano: molte volte la gente non si fida neanche degli alpini se non sanno precisamente dove vanno a finire i loro soldi, bisogna assolutamente dare delle certezze.

Ha poi relazionato brevemente sul nuovo rifugio preso in gestione dalla nostra Sezione: il “Volontari alpini Cadore-Feltre” a S. Stefano di Cadore, a disposizione di tutti naturalmente, il cui regolamento definitivo (con anche il tariffario specifico) verrà a breve reso noto ai soci. A questo proposito sempre Redigolo di Ponte di Piave ha detto che non sapeva proprio nulla della decisione sezionale di prendere in gestione un rifugio alpino; Panno ha risposto che era una richiesta del Consiglio già portata a conoscenza dei delegati 1 anno fa.

Infine egli ha annunciato che, in concomitanza delle varie manifestazioni legate all’Adunata, con la collaborazione di Ascotrade e Conad, il 22 aprile 2017 verrà effettuata una raccolta alimentare straordinaria nei centri Conad a favore dei bisognosi. Serviranno naturalmente alpini all’uopo.

La parola è passata poi al dott. Pegoraro che ha illustrato i punti salienti della Colletta Alimentare che si sarebbe svolta il 26 novembre.

In seguito è stato chiamato per un breve resoconto il responsabile di P. C. Crosato, che ha ringraziato la Sezione per gli aiuti concessi anche quest’anno (tipo per il Campo Scuola estivo a Camalò), ha annunciato il secondo posto della Squadra Cinofili ai Campionati ANA nazionali e ha fatto un breve resoconto sulle 3 uscite nelle Marche dei nostri alpini a favore dei terremotati, con la costruzione della nuova scuola elementare ad Arquata del Tronto. Crosato ha evidenziato che qualche tensione e qualche problemuccio esiste anche all’interno della P. C. di Treviso, ma che ci si sta lavorando per eliminarli.

La parola poi è passata a Scandiuzzi, referente del Centro Studi sezionale: il consigliere ha reso noto che 31 Gruppi hanno svolto iniziative nelle scuole (progetto “Salvaguardia della montagna”) nel corso del 2016, con 410 ore svolte, 8.844 alunni e 524 insegnanti coinvolti, con oltre 1.000 soci impegnati. Però 30 Gruppi non hanno ancora risposto alle richieste del C. S. di inviare informazioni relative alle proprie scuole di paese: si spera che l’anno prossimo tutti diano le info necessarie. Infatti si sa di moltissimi Gruppi che hanno svolto attività per conto loro non hanno comunicato nulla. Valutando, in alcune riunioni, lo sviluppo di questi progetti a livello nazionale, Scandiuzzi si è detto molto soddisfatto e orgoglioso del livello da noi raggiunto. Per il Libro Verde egli ha chiarito che sono giunte delle linee guida un po’ diverse da Milano per la raccolta dati. Chiede a tutti i Gruppi di raggiungere il livello degli anni precedenti sotto la guida di Anselmo Mellucci che riusciva a ottenere il 100% della raccolta dati dai Gruppi per la solidarietà: il tutto va fatto entro il 31 gennaio 2017, anche perché il nuovo Libro Verde verrà presentato non più a giugno, come gli anni scorsi, ma proprio in occasione dell’Adunata del Piave.

Una breve comunicazione è stata data anche dal tesoriere Simeon: ha chiesto a tutti di produrre il modello EAS (per la registrazione dei luoghi utilizzati dagli alpini per le loro attività e feste, cioè soprattutto le sedi di gruppo, a fini fiscali), la dichiarazione PRO-VERITATE (sul ruolo del Capogruppo) per la sede nazionale e infine ha dichiarato che il 5 x mille finora destinato alla ONLUS della nnostra Sezione sarà dismesso per problemi fiscali: gli alpini potranno versarlo ala sede nazionale ma non più a Treviso.

Infine è intervenuto l’alpino Camozzato, rappresentante della Associazione italiana che combatte contro la fibrosi cistica, ringraziando gli alpini per le varie iniziative a favore della raccolta di fondi contro questa terribile malattia: quest’anno, anche grazie agli alpini, sono stati raccolti ben 13.000 €.

La parola è passata ai Capigruppo per la consueta discussione: Baggio di Vedelago ha chiesto di chiarire quali problemi sono stati rilevati nei rapporti con le Amministrazioni comunali; Panno ha risposto che 14 Gruppi hanno avuto difficoltà, in particolare per le decisioni prese o non prese durante le cerimonie organizzate dal Comune: “Noi dobbiamo partecipare senza comandare a queste manifestazioni. Se ci chiedono un parere organizzativo o di formalità glielo possiamo dare volentieri, ma non dobbiamo dettar legge in cose non organizzate e decise da noi alpini”. Genovese ha chiarito che ha priorità sempre il cerimoniale, che nel caso di manifestazioni pubbliche istituzionali è quello comunale, non quello dell’ANA.

Bottega di Biancade ha evidenziato che nelle caselle e-mail dei Gruppi arrivano un sacco di comunicazioni politiche o di altro genere (spam) e quindi se si può fare qualcosa per eliminarle; poi ha detto che il suo Gruppo è d’accordo nel rinnovo del mandato dei Consiglieri uscenti per un altro anno; Panno ha evidenziato che non si possono eliminare tutte le mail fasulle e la pubblicità dalle nostre caselle mail, ma che comunque nessuno deve inviare comunicazioni politiche o non utili alla nostra causa alpina nelle caselle dei Gruppi.

Sartori di Caerano S. M. ha chiesto se durante l’Inno nazionale il saluto va fatto alla tesa del cappello oppure no. Qui si è scatenato un gran dibattito, finché è intervenuto l’esperto gen. Genovese che ha chiarito bene la faccenda: dal saluto sono esentati solamente gli alpini inquadrati in uno schieramento (tutti gli alpini alfieri del Gagliardetto, o il blocco dei Consiglieri, per es.), mentre quelli “isolati” devono farlo. Solo durante il “Piave”, da libretta nazionale, non si deve salutare.

Favaro di Morgano-Badoere ha chiesto anche quali siano le disposizione corrette per la formalità durante le sfilate; Genovese ha specificato che chi è inquadrato deve salutare comunque con le braccia tese lungo i fianchi (se ce le ha libere…), durante una sfilata deve salutare girando il capo, tenuto bene in alto, verso le Autorità (o la Bandiera, o il Labaro, o il Vessillo ecc.), poiché solo il primo rivolto alle Autorità (cioè normalmente a destra) deve salutare alla tesa. Per gli “amici” invece, proprio a Treviso dovrebbe esserci il “battesimo di fuoco” della loro prima “uscita” inquadrati, con un cappello ufficiale, subito dietro agli schieramenti alpini.

A questo riguardo Giuriato del “Città di Treviso” ha dichiarato che, senza nulla togliere agli aggregati, non ritiene corretto dare loro la possibilità di sfilare con gli alpini. Molti soci non sono ancora d’accordo su questa decisione; Panno però ha detto che già da alcuni anni (c’era Perona) la sede di Milano ha voluto sentire il parere delle Sezioni e sta prendendo una decisione definitiva a questo riguardo (non è ancora definitiva ad oggi) per il loro corretto inquadramento a livello normativo e ha deciso anche la loro presenza alle Adunate sulla base dei giudizi positivi della maggioranza delle Sezioni visitate. Anche se Panno ha evidenziato che gli “amici” devono saper stare al loro posto e lasciar prendere le decisioni agli alpini, soprattutto per quanto riguarda la Protezione Civile.

Giuriato ha anche fatto presente che una promozione di qualche anno fa del Corriere della Sera ha permesso di ottenere, comprando il giornale, della bandierine tricolori in omaggio: ha chiesto se era possibile fare una valutazione del genere con qualche giornale locale per l’Adunata del Piave; Panno ha risposto che ritiene che le bandiere che verranno messe a disposizione dal COA (sono disponibili per tutti a giorni) al costo di appena 2,50 € cad. siano più che sufficienti, senza accordi particolari con giornali locali.

Al termine delle discussioni e dei chiarimenti, verso le 12.15 la riunione è stata dichiarata conclusa e tutti gli aderenti si sono trasferiti nella vicina sede della Polisportiva di S. Bartolomeo per il pranzo sociale e la consueta lotteria: l’ennesima giornata di festa e serenità tra alpini, in vista dei prossimi, decisivi impegni per preparare adeguatamente la 90^ Adunata nazionale.

P. B.

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