COA: Parola d' Ordine "Codice Etico"

 

 

 

Codice Etico: dinanzi a un notaio nella Sala Verde messa gentilmente a disposizione dalla Prefettura, il COA (Comitato Organizzatore delle Adunate) che organizzerà in toto la nostra Adunata del Piave 2017 ha sottoscritto un documento che impegna i suoi membri – cioè i referenti della sede nazionale con a capo il consigliere Luigi Cailotto, i referenti della nostra Sezione, tra cui consigliere sezionale Gianpietro Longo e il segretario Marino Marian, i rappresentanti delle Istituzioni Comune, Provincia e Regione, tutti tecnici e non politici – a seguire precise regole morali e di buon senso che li obblighino ad amministrare con oculatezza estrema l’enorme giro d’affari che l’Adunata ormai comporta (cioè stiamo parlando di denaro che arriva dal settore pubblico e dagli sponsors: più o meno 1,5-1,8 milioni di euro). Una scelta precisa di trasparenza e correttezza che fa capire come vanno fatte le cose secondo gli alpini (e magari come andrebbero fatte a più livelli nel nostra Paese…).

 

La presentazione è stata fatta con tutti i crismi del grande evento martedì 15 marzo in palazzo dei Trecento a Treviso: tutte le Autorità presenti, tra cui il nostro presidente nazionale Favero, il presidente sezionale Panno, il sindaco di Treviso Manildo, il presidente della Provincia Muraro, l’assessore all’Istruzione regionale signora Donazzan, il prefetto S.E. signora Lega, i Presidenti delle tre Sezioni consorelle, al tavolo delle Autorità del COA il presidente Cailotto, i consiglieri nazionali Crugnola, Genovese e Dal Paos, il referente comunale sig. Paraluppi, i nostri referenti Marian e Longo. La presentazione delle alte cerimonie è stata affidata allo speaker ufficiale delle Adunate Nicola Stefani. Un buon numero di Consiglieri sezionali, di Sindaci dei Comuni limitrofi a Treviso e di semplici alpini e cittadini (oltre a un nutrito stuolo di giornalisti e cronisti, tra cui Giovanni Lugaresi e Mattia Zanardo) ha fatto da splendido corollario alla cerimonia.

Stefani ha dato la parola per primo al sindaco alpino Manildo che ha ringraziato tutti coloro che hanno scelto di aiutare Treviso nella conquista dell’Adunata numero 90. La parola poi è passata al presidente Panno che si è detto “strafelice” di questa vittoria non certo scontata, ma ottenuta con un lavoro concreto e preciso. Panno ha evidenziato come “da un sogno di qualche anno fa siamo passati alla meravigliosa realtà di oggi e siamo pronti a partire”, ricordando che l’Adunata del Piave sarà una grande commemorazione collettiva del Centenario della Grande Guerra ma anche la nostra più importante festa e quindi dovremo far tutto il possibile per soddisfare le aspettative della gente e degli alpini che verranno a Treviso. Saranno coinvolte massicciamente anche le scuole: infatti i nostri ragazzi sono il futuro non solo degli alpini ma anche dell’Italia e i programmi che stiamo portando avanti nelle scuole in questi anni per insegnare i nostri valori e le nostre esperienze alle giovani generazioni vanno in questa direzione specifica.

Parola anche al presidente del COA Cailotto che ha spiegato il funzionamento del Codice Etico ai presenti e ha chiarito che la squadra a sua disposizione sarà certamente vincente e realizzerà un evento veramente eccezionale. È poi intervenuto anche l’alpino e sindaco emerito di Treviso Gentilini, che col suo tonante eloquio ha evidenziato i valori unitari della nostra Bandiera, chiedendo al General Cantore di aspettare a chiamarlo nel suo Paradiso ancora un po’ per permettergli di partecipare a questa fantastica Adunata. Inutile dire che il suo intervento abbia toccato i cuori dei presenti, nonostante la retorica in stile “ventennio”, svegliando la platea e raccogliendo gli applausi più forti. Saluti e buoni auspici anche dal presidente provinciale Muraro e dal Prefetto Lega, mentre Elena Donazzan ha spiegato come sia evidente che i simboli dell’unità italiana siano presenti tutti nel nostro territorio (Piave, Grappa, Montello…) e perciò le motivazioni di Treviso non potessero certo non essere considerate nell’assegnazione del CDN di Milano. Al di là di tutto, ha concluso l’Assessore regionale, il simbolismo delle 4 Sezioni del territorio unite – per la prima volta nella storia delle Adunate nazionali – è di enorme valenza e sarà uno dei più grandi “valori aggiunti” per noi alpini della Marca.

Infine, con un applauditissimo intervento, il discorso del presidente nazionale Sebastiano Favero: che ha partecipato al primo insediamento di un COA da presidente e si è detto fortemente emozionato perché presente a Treviso in questa occasione col cuore, essendo trevigiano. “L’ANA non poteva non fare un’Adunata in questo territorio vista l’importanza del periodo di commemorazione della Prima Guerra Mondiale, sarebbe stato assurdo e ingiusto”, ha proseguito Favero, che poi ha ricordato che senza una precisa identità non esiste un futuro per nessun Paese e nessuna realtà storica, e questa identità gli alpini ce l’hanno e cercano con tutte le forze di farla “adottare” anche al di fuori dell’Associazione. E ha concluso in un crescendo di emozioni: “Speriamo che la scossa adrenalinica che noi proveremo nel realizzare questa Adunata diventi un sussulto che scuota gli animi di tutti per un rinvigorimento dell’Italia intera, dai politici all’ultimo dei cittadini. W il Piave, W il Grappa, W il Montello, W l’Italia e W gli ALPINI!”.

Dopo i saluti finali i convenuti sono stati invitati al breve ma ricco buffet preparato dai ragazzi del CFP (Centro di Formazione Professionale) di Villorba per festeggiare degnamente ma con sobrietà l’insediamento appena avvenuto. Ora si parte davvero con destinazione maggio 2017!

 

COA

 

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