Zero Branco - Sezione Alpini Treviso

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Zero Branco

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ZERO BRANCO
Via Guidini, 46 - 31059 Zero Branco
Data di fondazione: 20 marzo 1949
Domenica 20 Marzo 1949, per opera di alcuni "pionieri alpini" accomunati dallo spirito di corpo, nacque il gruppo alpini di Zero Branco che aderiva alla sottosezione di Mogliano Veneto assieme ai Gruppi di Preganziol e in seguito di Casale sul Sile.
Il gruppo all'inizio contava 25-30 soci, dopo un periodo di esperienza associativa "condivisa", l'11 maggio 1956, il gruppo si staccò da Mogliano Veneto. Il primo capogruppo di allora, intuì l'esigenza di uno sede propria. Per questa ragione venne scelta la locanda "Leon D'Oro" attualmente ancora esistente, situata presso l'attuale via Martiri della Libertà, nel centro del capoluogo.
la denominazione completa e definitiva del gruppo comprese oltre a Zero Branco anche le frazioni di S. Alberto e Scandolara. Nei primi anni, comunque le attività del gruppo erano piuttosto modeste sia per il limitato numero di iscritti sia per i mezzi economici modesti che a quel tempo, nei primi anni del boom economico erano insufficienti per garantire al gruppo spese considerevoli o spostamenti lunghi visto che il mezzo di trasporto più diffuso era la bicicletta.
Praticamente, gli incontri di gruppo, avevano lo scopo di coltivare soprattutto il senso di aggregazione e di amicizia.
Seguirono anni in cui il gruppo ingrossò gradualmente le fila degli iscritti grazie anche al volonteroso impegno dell'allora consiglio direttivo di Gruppo e l'aiuto della Sezione di Treviso. Nel frattempo vista la necessità di trovare una sede idonea ad ospitare un così alto numero di alpini, si pensò di utilizzare una delle costruzioni lignee prefabbricate derivanti dal terremoto del Friuli che vide il Gruppo protagonista nel dare aiuto alle popolazioni colpine. Lasciata, nel frattempo, libera da una associazione di volontariato che si occupavo nel territorio comunale del recupero, riabilitazione e inserimento sociale di ragazzi diversamente abili: "la Scintilla"; la nuova "casa" collocata nel parco storico della villa settecentesco "Guidini", fu ampliata e riadattata trasformandola nell'odierna "baita".
Gli anni successivi furono cadenzati da varie adunate e gite rievocative nei luoghi sacri della memoria storica, siamo giunti così al 1982 in cui si festeggià il 25° anniversario dalla data di scissione del gruppo dalla sottosezione di Mogliano Veneto, in pratico venne festeggiata la data in cui il nostro gruppo cominciò o camminare con le proprie gambe.
Negli anni '90 il gruppo iniziò la collaborazione con il Gruppo Parrocchiale Sagra del paese nell'organizzazione e gestione della Sagra Santa Maria Assunta, festa in onore della Santa patrona di Zero Branco.
Vista la necessità di trovare elementi che dedicassero il loro tempo libero nelle attività volontaristiche e sociali, parrocchia e amministrazione comunale affidarono agli alpini i più disparati compiti. In quel periodo lo protezione civile comunale non esisteva ancora pertanto gli alpini si occupavano della sicurezza in occasione di manifestazioni pubbliche e sportive che avvenivano nel territorio comunale. Nello stesso periodo si consolidava anche l'appoggio ad associazioni comunali di volontariato ed utilità sociale carne lo Coop. "La Scintilla".
Gli anni 2000 furono caratterizzati da un altro Raduno Sezionale, evento importante quanto prestigioso per tutta la sezione di Treviso.
Ciò avveniva contemporaneamente allo sviluppo del rilevante insediamento urbano nel territorio comunale del nostro paese denominato "quartiere Alpino". Durante il raduno, a settembre 2007, il gruppo ebbe anche la soddisfazione di inaugurare il monumento dedicato agli alpini di Zero Branco.
Gli ultimi anni, oltre all'abbellimento della sede che è stata arricchita di cimeli e rappresentazioni pittoriche commemorative, hanno visto protagonisti ancora una volta gli alpini del nostro comune in vari ambiti del volontariato. Prima fra tutte nella consueta "Giornata nazionale della colletta alimentare" che ogni anno raccoglie viveri per i bisognosi, in aiuto alla Fondazione "Città della Speranza" per volere di Maurizio Borgo un socio del gruppo recentemente andato avanti e collaborando con altre associazioni di volontariato del paese dimostrando ancora una volta, quando grande sia il cuore degli alpini.

Aggiornamento 2019

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